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Normativa

Targhe Storiche – Parte la fase
sperimentale


Da lunedì prossimo 27 novembre gli. appassionati di veicoli di interesse
storico e. collezionistico. potranno finalmente attivare- in via
Sperimentale in alcune aree del territorio nazionale- la pratica per
l’assegnazione della “targa storica’”, ottenendo così un duplicato
della targa d’origine di prima immatricolazione. Si completa così il
lungo iter burocratico iniziato oltre cinque anni fa, a cui l’Automobile Club
d’Italia ha dato un contributo determinante a supporto delle Istituzioni,
collaborando nella progettazione e. nella messa appunto del sistema, in
collaborazione con la MCTC e con l’istituto Poligrafico Zecca dello Stato. l
Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani ringrazia il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il Viceministro Galeazzo
Bignami che hanno reso concreto il desiderio di migliaia di collezionisti di
riportare interamente allo stato originario le loro automobili. Un piccolo ma
importante tassello nel tema dell’originalità.
“E un grande passo in avanti per il Motorismo Storico, finalizzato alla
salvaguardia del patrimonio automobilistico italiano che è il più rilevante
nel mondo, questa nuova normativa sulle targhe d’origine – afferma il
Presidente Sticchi Damiani, – IL mio grazie va anche all’istituto Poligrafico
Zecca dello Stato che ha profuso il massimo impegno e importanti
investimenti economici affinché le targhe storiche siano esattamente
corrispondenti a quelle dell’epoca, per tutte le tipologie che si sono
succedute nel tempo”

 Con il Decreto Ministeriale n. 468 del 21 novembre il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato le modalità operative del
Decreto Attuativo firmato dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini il 4
agosto scorso (“Attuazione delle disposizioni in materia di rilascio di una
targa storica a veicoli di interesse storiche collezionistico” pubblicato in
Gazzetta Ufficiale n. 225 del 26 settembre 2023). Nel Decreto del 21
novembre si annuncia che viene avviato un periodo di sperimentazione a

partire dal 27 novembre 2023 fino al 5 gennaio 2024 per l’assegnazione
delle targhe storiche agli autoveicoli, ai motoveicoli e alle macchine
agricole appartenenti ai seguenti casi: radiati per esportazione radiati per
ritiro su area privata (cioè demoliti soltanto a livello documentale, ma
conservati nel possesso: radiati per rottamazione (a esclusione di quelli
che siano stati cancellati dagli archivi con contributo statale alla
rottamazione immatricolati in Italia ma mai dismessi dalla circolazione
Deri quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica: privi
di targa ed i documenti di circolazione (purché mai radiati
reimmatricolati in precedenza): veicoli mai cessati dalla circolazione e
ancora muniti di targhe d’epoca rilasciate in Italia, in caso di furto,
Smarrimento. distruzione deterioramento delle targhe stesse. A far data
dall8 gennaio 2024 tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista saranno
abilitati allo svolgimento della pratica.
La “targa storica viene emessa soltanto a condizione che nell’Archivio
Nazionale dei Veicoli o nell’Archivio del Pubblico Registro Automobilistico
risulti già associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il
quale viene richiesta l’immatricolazione. Nella fase sperimentale sono
abilitati a svolgere la pratica gli Uffici della Motorizzazione Civile, le
Delegazioni ACI e un selezionato numero di agenzie private di consulenza
automobilistica abilitate nello Sportello Telematico dell’Automobilista. La
procedura prevede innanzitutto la verifica tramite visura dei dati presenti
nell’Archivio Nazionale dei Veicoli e nell’Archivio PRA ;a seguire occorre
pagare il costo di emissione della “targa storica” i diritti ed emolumenti
per la pratica (10,20 euro di diritti alla MCTC, 64 euro per 4 marche da
bollo, 27 euro di emolumenti del PRA, per un totale di circa 100 euro), il
Costo di stampa e consegna della targa (549 euro per la targa storica
automobilistica, 274,50 euro per la targa di un motoveicolo o di un mezzo
storico agricolo),_più il costo del servizio dell’agenzia specializzata. La
ricevuta del pagamento viene inviata al Poligrafico dello Stato che
avvede alla realizzazione della “Targa storica” che, nell’arco di pochi
giorni, è consegnata al proprietario dell’auto assieme ai documenti della
nuova immatricolazione. 

in data 24 novembre Aci e il Ministero delle Infrastruttura e dei Trasporti
hanno diffuso una Circolare congiunta che illustra le modalità di
applicazione della nuova normativa. ln particolare si spiega che restano
esclusi dal provvedimento delle “targhe storiche” ciclomotori, i veicoli
radiati per demolizione a decorrere dal 30 giugno 1998 e quelli radiati a
seguito di contributo statale alla rottamazione. I veicoli, iscritti nell’archivio
Nazionale dei Veicoli o nell’archivio PRA, devono essere muniti del
Certificato di Rilevanza Storica e collezionistica oppure di un attestato di
storicità rilasciato in data antecedente al 20 marzo 2010. La nuova carta di
circolazione abbinata alla “targa storica” non sarà di tipo conforme a
quella d’origine, ma quella attualmente in uso e rispondente alle normative
europee. i documenti originali vengono annullati ma, a richiesta del
proprietario, possono essergli riconsegnati. Nel caso di veicoli già ritargati
più volte., il proprietario ha la facoltà di scegliere una qualsiasi delle targhe
assegnate in precedenza, purché rilasciata da non meno di 20 anni (40
anni per i mezzi agricoli).
Continua